Hotel Breaking

Denominazione: Breaking Hotel
Località: Mosciano Sant'Angelo (Teramo)
Prodotti Fassa Bortolo: Sistema Cappotto con pannelli in EPS 120
Progettista e D.L.: ESA Studio Arch. Leo Medori
Foto di Paola De Pietri

L'edificio di progetto si colloca in prossimità dello svincolo infrastrutturale, costituito dall'incrocio tra l'autostrada A14 ed uno dei principali assi di diramazione per Roma e la zona tirrenica. L'asse autostradale dell'A14, a poche centinaia di metri ad est, e l'insieme dei manufatti produttivi a ovest, hanno rappresentato gli elementi condizionanti del progetto. Infatti se da un lato vi era la necessità di "pubblicizzarsi", tale da favorirne, sia di giorno che nelle ore notturne, la vista anche a distanza dall'asse autostradale, dall'altro lato, vi era la necessità di far emergere la struttura di progetto attraverso geometrie, colori ed illuminazione notturna che fossero estranei al contesto.

T ali problematiche hanno portato alla definizione di un edificio che presentasse due fronti risolti in maniera differenziata. Due fronti che si legassero per caratteristiche materiche ai volumi del connettivo verticale (scala ed ascensori) posto sul fronte stretto a nord ed in grado di esprimere una unicità tale da rendere l'edificio stesso "riconoscibile ed individuabile" e capace di "comunicare" la sua funzione di servizio per la ricettività. Le chiusure verticali delle camere di entrambi i fronti sono realizzate con pareti monostrato in laterizio microporizzato da cm. 30 e da isolamento a cappotto esterno; tale soluzione ha permesso di porre soluzione ai diversi ponti termici e di garantire alle camere, nella loro esposizione contrapposta, prestazioni termiche simili.

La soluzione architettonica del fronte ad est, a vista dall'asse autostradale, è stata risolta attraverso la realizzazione di una seconda pelle, distanziata di 30 cm dalla parete di chiusura verticale, costituta da elementi in lamiera di alluminio, alternati a spazi vuoti, i quali definiscono un disegno uniforme a scacchiera rettangolare, che avvolge l'intero fronte. Di giorno sotto la luce solare incidente, è esaltata la profondità attraverso la proiezione delle ombre sulla parete retrostante. Di notte, attraverso la retro-illuminazione della facciata con luce radente sulla parete verticale, si esaltano le parti dei vuoti che risultano "accendersi" e rendono visibile l'edificio anche da lontano. In tal senso l'illuminazione notturna, realizzata con LED, è finalizzata ad esaltare le geometrie dei componenti dell'edificio e far emergere la facciata come fosse un manifesto gigante nel quale scompaiono gli elementi tipici della composizione (finestre, balconi cornicioni ecc.) e viene fuori la geometria della seconda pelle come fosse un telo traforato che avvolge il costruito.

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